Esistono esperienze che non possono essere descritte, ma che riteniamo siano meritevoli di essere raccontate. Esperienze che ci aiutano a capire il valore della vita, talvolta difficile da comprendere. Per tale ragione la storia di R. diventa preziosa, perché ci permette di capire il senso della forza di volontà, attraverso chi della forza non hai mai potuto esserne alfiere.
R., ragazzo di Milano, è infatti affetto da una malattia degenerativa ed invalidante, ma più debole della sua voglia di emozionarsi.
Luci e colori per non smettere di emozionarsi
Francesco, artista-terapista di Rsd Mater Gratiae ha iniziato con R. un lavoro artistico, durato più di 3 anni ed è iniziato entrando nella sua stanza dove la sua voglia di comunicare si affermava con forza. Qui, dove le luci erano spente e la sola tv accesa, R. ha saputo scegliere il proprio modo di esprimersi attraverso l’arte con l’aiuto di Francesco.
Un lavoro che ha generato uno scambio reciproco, producendo una relazione costruita nel tempo in maniera discreta. Un lavoro scelto personalmente da R., dal suo stile e dalla sua ricerca di tecniche, colori, stili, materiali combattendo l’immobilità prodotta dalla sclerosi multipla.
Oggi R. non c’è più, ma ha potuto vedere le sue opere muoversi, uscire per raccontare il significato del suo viaggio. Cosa più importante ha coronato il sogno di raccogliersi in preghiera al Duomo di Milano, dove si è emozionato davanti ad una luce che aveva dimenticato, quella delle vetrate colorate.
R. è riuscito a muoversi nella direzione del cuore, lasciando il ricordo della sua grande particolarità che ha saputo essere valore aggiunto, e non della malattia o di ciò che gli è mancato.